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Formazione e Coaching per gli Operatori Sanitari

Curare e “prendersi cura” richiede molte competenze sia tecniche che umanistiche. La relazione che si instaura tra i professionisti della salute e pazienti/familiari è elemento insostituibile dell’atto diagnostico e terapeutico. La pratica clinica infatti si fonda su un sapere che non è solo tecnico, professionale e razionale, ma anche personale, soggettivo, umano.

Supporto studenti di medicina e specializzandi, infermieri e altri operatori sanitari nell’acquisire e allenare le competenze necessarie per migliorare la relazione con pazienti e colleghi, aiutandoli ad ottenere risultati che avranno effetti positivi sia sulla salute e qualità di vita dei pazienti che sul benessere dei professionisti.

Gli interventi di formazione e coaching che progetto e conduco sono basati sull’evidenza scientifica e personalizzati in base alle esigenze e alle priorità del professionista sanitario e del contesto. Alcuni esempi sono:

2018 – Formazione on-the-job e coaching individuale con oncologi medici (in collaborazione con Edra lswr per Fondazione Pascale, Istituto Nazionale dei Tumori, Napoli; CORE Oncology Center Reggio Emilia)

2017 – 2020 – Formazione di oltre 300 farmacisti sugli aspetti psicosociali delle malattie oncologiche (in collaborazione con Edra Lswr)

2004 – 2020 – partecipazione come relatore a più di 50 eventi di Educazione Continua in Medicina (ECM).

Formazione on-the-job

Bisogno:
migliorare le competenze nella comunicazione medico-paziente; gestire le divergenze nel team; integrare il contributo di professionisti diversi in contesti di cura multi-disciplinari.

Soluzione:
introduzione nella pratica clinica di metodi e strumenti evidence-based per la comunicazione efficace in sanità; osservazione delle interazioni con pazienti e colleghi e riflessione condivisa sulle aree di miglioramento e sulle competenze già presenti; individuazione personalizzata di comportamenti da allenare nelle relazioni con pazienti, familiari, colleghi.

Risultato:
maggiore consapevolezza del proprio stile nella relazione con pazienti e colleghi; migliore gestione delle risorse fisiche, mentali, emotive; migliore utilizzo del tempo a disposizione per le visite e le riunione di staff.

Riconoscere, prevenire e gestire il burnout

Bisogno:
far fronte a richieste del contesto pressanti e ad alto carico emotivo.

Soluzione:
analisi dei “trigger” emotivi; individuazione delle risorse interne e nel contesto per far fronte alle sfide e alle pressioni; apprendimento e allenamento di tecniche di distensione e di “pronto soccorso emotivo”.

Risultato:
aumento del livello di benessere soggettivo; minori ricadute sulla salute fisica e mentale; miglioramento della qualità del sonno.

CONSULENZA IN PSICOLOGIA DELLA SALUTE

La malattia non è solo il danno di un organo; è un’esperienza complessa e soggettiva che richiede un approccio articolato e multidimensionale. La mia consulenza in Psicologia della Salute risponde al bisogno di ampliare lo sguardo sulla malattia e offrire a tutti gli attori coinvolti l’opportunità di gestire la complessità in maniera efficace. Gli interventi che propongo si basano sull’evidenza scientifica e si sviluppano in maniera partecipata e condivisa. Sono volti a migliorare l’esperienza dei pazienti e il lavoro dei professionisti. Il mio intento è creare insieme alle persone che svolgono professioni di cura e alle organizzazioni sanitarie le conoscenze e gli strumenti per promuovere la salute – del corpo e della mente – e la qualità di vita.

La mia esperienza include collaborazioni con diversi centri di eccellenza su progetti per lo sviluppo e l’implementazione di modelli innovativi di assistenza sanitaria, tra cui:

2003 – 2008 – Telemonitoraggio di pazienti con scompenso cardiaco (con Auxologico – Ospedale S. Luca e Università Cattolica di Milano)

2009 – 2020 – Visite multidisciplinari per la gestione del carcinoma prostatico (con la Prostate Cancer Unit della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano)

2009 – 2020 – Sorveglianza attiva nel carcinoma prostatico a basso rischio (con il Programma Prostata della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano)

La qualità della vita nelle malattie croniche

Quali bisogni?
Valutare la qualità di vita di paziente e care-giver; sviluppare interventi per il miglioramento di benessere psicologico.

Quali soluzioni?
Introduzione nella pratica clinica di strumenti finalizzati alla qualità di vita; valutazione dei bisogni e dell’esperienza dei pazienti attraverso interviste e focus group; introduzione della medicina narrativa nella gestione dei pazienti; interventi sugli stili di vita salutari.

Quali risultati?
Aumento della qualità dell’esperienza di pazienti e care-giver; aumento della soddisfazione dello staff clinico; raccolta di dati psico-sociali che integrano il quadro clinico.

 

Engagement del paziente nel percorso di cura

Quali bisogni?
Aumentare il livello di coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il percorso terapeutico-assistenziale; aumentare l’aderenza alle terapie.

Quali soluzioni?
Facilitazione del processo decisionale condiviso durante le visite con i pazienti; introduzione di strumenti per il colloquio clinico centrato sul paziente; progettazione di materiali educativi per pazienti e caregiver.

Quali risultati?
Miglioramento dell’alleanza terapeutica; aumento dell’empowerment di pazienti e care-giver nel rispetto dei diversi ruoli e responsabilità; riduzione del fenomeno del regret e del rimpianto rispetto al percorso terapeutico; riduzione dell’impatto di fake-news sulla malattia.